Se lasci la Basilicata alle spalle e davanti vedi il mare che ti separa dai cannoli di Sicilia, hai messo i piedi sulla punta dello stivale, la Calabria.
La terra della ‘nduia rivela una dolce sorpresa.
In tutte le province della Calabria è possibile assaggiare il miele di fichi, una specialità della cucina calabrese ideale per la preparazione di dolci e da sperimentare in curiosi abbinamenti col salato.
In tutte le province della Calabria è possibile assaggiare il miele di fichi, una specialità della cucina calabrese ideale per la preparazione di dolci e da sperimentare in curiosi abbinamenti col salato.
Nonostante il nome, non è il prodotto delle api operaie ma si ottiene facendo bollire i fichi in un po' d'acqua, tirandoli fino a raggiungere una densità molto simile a quella del miele.
Tra gli antichi contadini calabresi, all’arrivo delle prime nevicate, vi era l’abitudine di preparare la scirubetta: una granita con neve fresca e mele i’ficu.
Nella tradizione, viene usato per preparare i mostaccioli, le cartellate e per guarnire gelati e macedonie.
Per ottenere un vasetto di 200 grammi, occorre circa un chilo e mezzo di fichi.
Così si è espresso l’abate Gioacchino da Fiore sui fichi di Calabria: “sempre l'une succedono all'altre .... nere, bianche, altre brune, altre rossaccie, tutte però così dolci, che filano dalla creduta bocca stille di miele, e come se per filarlo non bastasse una sola apertura sul capo, sovvente ancora si stracciano per i fianchi".
Storia, mare e tradizione; la Calabria è anche la terra di estrazione del “petrolio dolce”, una ricchezza da preservare, tutta da gustare.
Così si è espresso l’abate Gioacchino da Fiore sui fichi di Calabria: “sempre l'une succedono all'altre .... nere, bianche, altre brune, altre rossaccie, tutte però così dolci, che filano dalla creduta bocca stille di miele, e come se per filarlo non bastasse una sola apertura sul capo, sovvente ancora si stracciano per i fianchi".
Storia, mare e tradizione; la Calabria è anche la terra di estrazione del “petrolio dolce”, una ricchezza da preservare, tutta da gustare.
e provate, anche, il "pallone di fichi" conservato con il miele di fichi, "le crocette" affogate nel miele di fichi e noci ed i "turdiddri" ammielati nel miele di fichi.........
RispondiElimina....Ciao Ivana, sarebbe carino provare a seguire i tuoi consigli.......ci dai qualche ricetta? Angela
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