domenica 30 dicembre 2012

L'ORA DEL BRINDISI


Orologi da tasca con biscotti ricoperti di pasta di zucchero e decorati con cioccolato, da realizzare in poco tempo per finire in dolcezza il vecchio anno ed iniziare al meglio quello nuovo.
Ideali come segnaposto, ottimi per attendere lo scoccare della mezzanotte.

A tutti voi AUGURI!



1.Spennellate i biscotti con la gelatina d'albicocche




2.Stendete la pasta di zucchero nello spessore di pochi millimetri e ritagliate dei dischi dello stesso diametro dei biscotti, usando un bicchiere


3.Incollate con una leggera pressione i dischi di pasta di zucchero sui biscotti

4.Fondete il cioccolato a bagnomaria e, usando un conetto di carta da forno o sac a poche, scrivete i numeri dei quarti d'ora e disegnate i trattini ad indicare le altre ore. Disegnate anche le lancette alla mezzanotte


THE DAY AFTER: COME TI RICICLO GLI AVANZI




Aperitivo, antipasto, primi, secondi, frutta, torrone e brindisi finale.

Quanto mangiare sulla tavola, finemente apparecchiata, delle feste ma il giorno dopo la cucina è sommersa di piatti coperti da salviette, bottiglie di spumante con in cima un cucchiaino, cestini di frutta secca e panettoni richiusi alla meglio nelle loro confezioni.
Come utilizzare gli avanzi?
Suggerisco due dolci ricette. Scopritele su fashionnewsmagazine.com



martedì 20 novembre 2012

MAKE THE MAKE-UP CAKE


Le donne sono dotate di due armi formidabili: il trucco e le lacrime. Fortunatamente per gli uomini, non possono essere utilizzate contemporaneamente. Marilyn Monroe



PART 1. Mascara
Realizza un cilindretto di circa 3,5 cm con la pasta di zucchero bianca

Colora il cilindro di pasta con il colorante alimentare oro

Taglia un bastoncino per spiedino alla lunghezza di circa 12 cm, dalla parte opposta alla punta, e rivestilo con pasta di zucchero nera. In alternativa puoi dipingere il bastoncino con colorante alimentare nero




Con la pasta di zucchero nera, realizza anche un cilindretto di circa 2,5 cm e inglobalo nel bastoncino, dal lato opposto alla punta

Intaglia con la forbice il cilindro di pasta nera per ottenere le setole dello scovolino


Assembla gli elementi, introducendo il bastoncino nel cilindro di pasta color oro



venerdì 26 ottobre 2012

ALLA FESTA DELLA PRINCIPESSA CAROLINA


Carolina, 5 anni, capelli ricci e neri e un sorriso che la dice lunga.
Mamma Susanna, redattrice in una società di produzione televisiva e improvvisata  event planner per i primi quattro anni della figlia.

Dal primo al quarto compleanno, Carolina - troppo piccola per decidere - ha spento le candeline su torte con tema “Hello Kitty”.

Stavolta è diverso, perché sceglie lei.

Stufa della “solita torta”, per il suo quinto compleanno ne ha richiesto una, a più piani, dai colori viola, lilla e rosa: i suoi preferiti. Due strati di pan di spagna bagnati con sciroppo di zucchero e farciti con crema chantilly e variegato alla Nutella.
Anche il soggetto è chiaro dall’inizio: la principessa Rapunzel, protagonista dell’omonimo film d’animazione Disney, dai lunghi e magici capelli dorati, che avvolgono i tre piani di pasta di zucchero.

Il 25 ottobre, Carolina si è calata perfettamente nella parte e ha accolto parenti, amici e compagni d'asilo in costume di scena con pizzi e balze e tanto di parrucca con treccia, che sfiorava  le caviglie.

Insomma come dire: Principesse si nasce!





mercoledì 24 ottobre 2012

DOLCETTO O SCHERZETTO?



Zucche intagliate, sfilate in costume, falò, attrazioni collegate a fantasmi e spiriti, scherzi, storie e film dell'orrore.
Questo è Halloween, una festa d’importazione che arriva in Europa dall’America.
E così, anche in Italia le strade si popolano di bambini in costume che vanno chiedendo, di casa in casa, dolciumi o qualche spicciolo con la domanda di rito "Dolcetto o scherzetto?"
In mancanza di un dolcetto, la parola "scherzetto" suona come una minaccia di far danni alla casa o ai suoi padroni.

I dolci sono responsabili di qualche danno alla linea? Il 31 ottobre questa diventerà la vostra ultima preoccupazione! E’ conveniente prepararne subito uno perché, nella notte di Halloween, il dolce può davvero tirarvi fuori dai guai!


FANTASMINI BUONI
in foto: posate linea "Glamour" di Bugatti - www.casabugatti.it


INGREDIENTI

Pasta di zucchero
(in alternativa marzapane)

Gocce di cioccolato

Pan di spagna

Succo di frutta alla pera

Ganache al cioccolato


Ritaglia dei dischetti di pan di spagna.

Prepara la ganache mettendo a scaldare la panna. Spegni il fuoco, aggiungi il cioccolato fondente a pezzetti (nella proporzione di 1:1) e mescola fino a completo scioglimento.

Lasciala raffreddare in frigo per 2 ore.

Bagna con poco succo di frutta i dischetti di pan di spagna e realizza con il sac-a-poche un ciuffetto di ganache su ogni dischetto.


Ricopri il tutto con dei dischi di pasta di zucchero e inserisci due gocce di coccolato per gli occhi.

mercoledì 17 ottobre 2012

Mani in pasta ... per tutta la famiglia!


I biscotti sono uno dei simboli del dolce per eccellenza. Premio ambito per i più piccini, coccola e gratificazione per i grandi. Fare i biscotti è un’arte che si tramanda, la fantasia per decorarli è una capacità che si inventa.

Guardini racchiude tutti gli strumenti necessari in una scatola, pensata per tutta la famiglia: mettetevi all’opera per passare del tempo “buono” tutti insieme!




sabato 6 ottobre 2012

BUONGIORNO DOMENICA

Sai qual è il momento più importante della giornata? Il risveglio.
E sai quand'è che le tue abitudini possono fare la differenza tra una giornata brutta e una splendida? Al risveglio.
Il buongiorno si vede dunque dal mattino e un "dolce" risveglio non può che essere la giusta abitudine per vivere al meglio le ore a seguire.

Dal laboratorio creativo di Io tu e le torte, ecco un'idea semplice per accompagnare una tazza di caffellatte, di tè o di cioccolata calda ed iniziare così la giornata il più dolcemente possibile!

1. Prepara con la pasta frolla dei rotolini  lunghi 10 cm e dello spessore di 5 mm.
2. Intrecciali su un foglio di carta da forno e tagliali con il bordo infarinato di una tazza.
3. Spennella la superficie con latte e inforna a 180°per circa 20 minuti.
4. Prima di servire, spolverizza il biscotto con zucchero a velo.




lunedì 1 ottobre 2012

E' IL DOLCE PER TE, FATTO APPOSTA PER TE?

Mangiare un uomo con gli occhi non è mai conveniente. Come un dolce, la copertura finemenemte intagliata e il profumo inebriante potrebbero nascondere un gusto poco gradevole o perdipiù  un impasto scadente,  che nuoce, nei casi più estremi, gravemente alla salute.

Per conoscere davvero l'uomo che ci sta di fronte e valutare la possibile affinità di coppia,  è consigliabile consultare un ricettario di pasticceria: questo suggerisce Bettina Dal Bosco nel suo libro Uomini e torte (ed. Giunti, 2012).
Dal biondino scialbo Saint Honorè al menzogniero Millefoglie, passando per il cicciottone di potere Mr. Babà e il moscio Budino, l’universo maschile è una gigantesca pasticceria traboccante di delizie ma irta di pericoli.
In  tre capitoli  "i Farciti", "I dolci al Cucchiaio" e "I Casalinghi", Bettina Dal Bosco insegna a riconoscere, e tenere alla larga, tutti gli uomini indigesti.

Ma davvero l 'uomo dei sogni è da ricercare nel bancone di una pasticceria?

"Io tu e le torte" incontra Bettina Dal Bosco.

Con una laurea in filosofia, oggi sei una scrittrice, traduttrice e copywriter ma, da bambina, sognavi di fare la pasticcera. 
Ti mettiamo alla prova. Mano alla frusta e via al timer!
Un attimo, aiuto! Una premessa d’obbligo: da bambina volevo fare sia la santa che la pasticcera, ma sia 
la santità che il talento dolciario mi hanno snobbato, senza alcuna considerazione! Bene adesso via al timer, sperando di non fare una pessima figura...


*Per montare un albume a neve perfettamente si può usare:
a) un cucchiaino di acqua fredda
b) qualche goccia di succo di limone

Acqua fredda! 
RISPOSTA SBAGLIATA!

*La ganache è una crema:
a) panna e cioccolato
b) panna e uova

Panna e cioccolato

*Per evitare i grumi e il retrogusto della farina nella crema pasticcera, si può usare in alternativa:
a) bicarbonato
b) amido

Amido

2 RISPOSTE ESATTE SU 3: PROVA SUPERATA!

Nel libro "Uomini e torte" scrivi che l'universo maschile è come una grande pasticceria. Associamo un dolce a tre uomini VIP: Pippo Baudo, Francesco Totti, Gabriel Garko.


Baudo direi che è un Pandoro: un classico, un evergreen.
Un po’ stucchevole forse, sempre uguale a sé stesso, ma rassicurante e capace di accontentare tutti. Forse, sono proprio queste caratteristiche a fare di lui un’icona nazional popolare incredibilmente duratura. So che Baudo non ama questa definizione, ma sbaglia: un sacco di gente preferisce il Pandoro al Panettone. E’ più versatile e si ‘porta’ bene in tutte le stagioni!
Tuttavia, la sua professionalità un po’ demodé, come un’impeccabile coltre di zucchero a velo, nasconde i suoi segreti e le sue imperfezioni caratteriali. Pubblicamente, dunque, è senz’altro un Pandoro, in privato chi lo sa?

Totti deve la sua fama a una certa esibizione di adamantina grulleria. 
Diciamo che si comporta come un Castagnaccio: gnucco, un po’ stolido ma sostanzialmente amabile, eppure… Eppure, l’attitudine che ha dimostrato nello sfruttare a proprio favore queste caratteristiche mi fa sospettare che, in realtà, abbia un forte ascendente Mousse, cioè un’inclinazione un po’ narcisistica alla ribalta. Niente di male ovviamente, l’egocentrismo del Mousse è come quello dei bambini, spumeggiante e fragile. Teme l’acidità e la malevolenza.

Garko… oddio mi fa l’effetto di quelle torte meravigliose che vedi esposte in certe pasticcerie storiche. Un po’ troppo belle per essere vere. Infatti, a uno sguardo più attento, scopri che sono prototipi di gesso da mettere in vetrina. Insomma, bello è bello, ma sembra così perfettamente modellato su stereotipi di marketing che…non so se mi spiego….non ne avverti il profumo. Il che mi mette una certa malinconia e mi fa pensare, del tutto irragionevolmente, a una persona un po’ infelice. Forse, è un semplice Margherito o un bravo Pan di Spagna, oppresso dal peso di troppe decorazioni, imbottito di troppe creme.

Quale dei tre farciresti meglio e come?
Su questa mi arrendo, non so rispondere. 
Farcire Baudo sarebbe una follia, lui funziona così, inutile appesantire la ricetta. 
Totti ha un suo equilibrio che non mi sentirei di scalfire.
Forse Garko, per i miei gusti, andrebbe ‘asciugato’ e riportato a uno stato di maggiore genuinità.

Ogni capitolo del libro è dedicato ad una tipologia di uomo ma nessuno soddisfa le esigenze. Ci descrivi la ricetta dell’uomo ideale?
Allora, ci ho pensato a lungo: l’uomo ideale è un dolce non identificato, o meglio, non esiste ancora.
Bisognerebbe fondere in un solo dessert: la generosità di un Profiterole, la fantasia di un Mousse, l’affidabilità di un Margherito, il fascino di un’Ile flottante, l’avvenenza di un Saint Honoré, la solida cultura di uno Strudel, l’idealismo sincero di uno Sbrisolone, la fedeltà di un Castagnaccio…. Insomma non è cosa facile.
Perché non la inventi tu, questa torta? Secondo me ne sei capace! Forse il giorno in cui esisterà la Torta, cominceranno a circolare anche uomini ‘ideali’ in carne ed ossa.

Il sottotitolo del libro è: Come cuocere, farcire o bruciare l'uomo dei tuoi sogni. Quale uomo non toglieresti più dal forno?
Il Babà: maschilista e pieno di sé. Arrogante e innamorato della propria arroganza. Volgare e convinto che la volgarità sia sintomo di franchezza e virilità. L’Italia trabocca di uomini Babà!

Alle lettrici suggerisci come individuare gli uomini dannosi per la salute e spieghi la teoria " o l'affronti o fuggi". Tu vivi con un Castagnaccio. Hai adattato il tuo gusto o hai perfezionato la ricetta fino a renderla impeccabile?
Un misto delle due opzioni. 
Dopo aver realizzato che l’uomo che amavo era un Castagnaccio, cioè un individuo che vive in un mondo a parte - un uomo la cui fiera sordità affonda radici nel paleolitico! - mi sono rassegnata…
Contemporaneamente, però, ho imparato ad apprezzare il suo stile laconico e un po’ gnucco. Certo, ogni tanto mi tocca illuminare l’impasto con una manciata di candidi pinoli (leggi pillole di conversazione), ravvivare l’aria con un rametto di rosmarino (leggi proposte e iniziative).
E poi, il maschio paleolitico che è in lui smonta la mia boria da pasticcera onnipotente: annulla col silenzio il frullatore delle mie recriminazioni, resiste elegantemente al grill del mio sarcasmo, e non si fa impressionare dal freezer del risentimento. Che vuoi, l’uomo del paleolitico, ha superato ben altro!

lunedì 24 settembre 2012

UN CAFFE' CON LUCA


Il web migliora la vita? Scopriamolo con Luca Argentero e i soci fondatori di 1 Caffè Onlus.

Il progetto ideato da giovani torinesi nasce con l’obiettivo di promuovere e raccogliere fondi a favore delle innumerevoli piccole associazioni no-profit che operano in Italia.

Sfruttando le potenzialità del web, 1 Caffe Onlus offre con il suo sito www.1caffe.org (e sui principali social network) l’opportunità di conoscere ogni giorno il progetto di un’associazione e di “offrire un caffè”per contribuirne alla realizzazione. Il periodo di raccolta caffè è di una sola giornata, per poter dare l’opportunità a molti progetti di essere promossi nell’arco dell’anno.

“Le piccole associazioni no profit rappresentano il cuore pulsante del volontariato in Italia – ci spiega Luca Argentero, vicepresidente e fondatore di 1 Caffè Onlus, – e noi abbiamo voluto creare una vetrina efficace per farle conoscere e per permettere loro di farsi aiutare.

Tramite un semplice sms al numero +39.320.20.41.677, sarà possibile offrire un caffè (1 euro) o 1 colazione (5 euro). 1 Caffè Onlus raccoglierà tutti i fondi e li devolverà all’associazione del giorno senza trattenere nulla per sé. Ogni giorno sarà presentata una nuova associazione e verrà comunicato quanto è stato raccolto il giorno precedente.
Se riuscissimo a far appassionare al progetto anche solo una minima parte dei 27 milioni di utenti web in Italia i risultati sarebbero grandiosi. Sono 400 le associazioni che operano in campo sociale, assistenziale o culturale, che ci hanno contattato fino ad oggi – continua Luca - e 5.000 gli iscritti alla nostra newsletter: questi numeri ci danno conferma del grande interesse che il progetto suscita e soprattutto della voglia di fare del bene che ancora molte persone sentono come prioritaria nella loro vita”.

Offrire un caffè è un gesto comune, naturale, un’occasione d'incontro che ogni giorno fa succedere tantissime cose, quasi per caso. E' davanti ad un caffè che molto spesso facciamo nuove conoscenze, concludiamo affari, ci innamoriamo ...

Concediamoci davvero una buona giornata!


CHICCHI DI CAFFE' RICOPERTI DI CIOCCOLATO


INGREDIENTI
200 gr Cioccolato fondente o al latte o bianco
50 gr Chicchi di caffè

PREPARAZIONE
Fondi il cioccolato a bagnomaria.
Tuffa i chicchi di caffè, pochi alla volta, nel cioccolato.
Adagia i chicchi su carta da forno e lasciali raffreddare.


E' necessario ripetere l'operazione almeno tre volte per ricoprirne interamente la superficie.


mercoledì 19 settembre 2012

LE COSE SEMPLICI SONO BUONE

Una torta a piani, farcita con creme di ogni tipo, finemente decorata e gli occhi sono presto conquistati. Per sorprendere la gola però non è necessario esagerare.

Se gli ospiti piombano all’improvviso e il tempo di preparare un pranzo luculliano proprio non c’è, inserire il dolce nel “menù dell’ultima ora” è sicuramente uno schema da gran giocatore in cucina.

Quante prelibatezze si possono sfornare semplicemente combinando in misura diversa uova, farina, latte e zucchero!
1 uovo, 1bicchiere di latte, 1 bicchiere di farina, un pizzico di zucchero et voilà delle velocissime crépes, pronte per essere farcite con marmellata, frutta fresca o crema di cioccolato.
2 tuorli, 1 bicchiere di farina, 1 bicchiere di zucchero e mezzo litro di latte. Una fiamma di pochi minuti ci regala la crema pasticcera, con cui preparare delle coppe da decorare con frutta fresca o ritagli di pasta sfoglia sbriciolati.

Poche, semplici mosse e la vittoria nella partita con l’ospite inatteso rimane in casa perché il pezzo forte dei fornelli, col dolce, ha fatto scacco matto!

ROTOLO FARCITO - vai alla ricetta

giovedì 6 settembre 2012

BASTA UN POCO DI ZUCCHERO … MA ANCHE UN PIZZICO DI SALE


C’era una volta un panificio dei nonni Filippo e Mentana.

Così inizia la fiaba del magico e fantastico mondo del cioccolato Gardini.
I profumi di pane, croissant e creme accompagnano l’infanzia e adolescenza di Fabio e Manuele che si abbandonano alla dolce passione di famiglia e, nel 1987, iniziano a Forlì l’avventura nell'affascinante  mondo del cioccolato.
La loro mappa è la conoscenza, la bussola indica la qualità che perseguono, selezionando accuratamente le migliori provenienze di cacao e prodotti enogastronomici d’eccellenza del territorio italiano. Il loro potere è stupire con abbinamenti originali per offrire sempre nuove emozioni. Dalla curiosità e dal continuo percorso di ricerca prendono vita le meraviglie di cioccolato Gardini, presenti in negozi specializzati non solo in Italia ma anche in Europa e negli Stati Uniti. Nelle battaglie tra maghi pasticcieri, i maestri Fabio e Manuele ne escono sempre vincenti e sono pronti per affrontare una nuova sfida: International Chocolate Awards 2012, che si terrà in Ottobre a Londra.
Le armi segrete sono il cremino latte e fondente con amarene, con il 38% di pura pasta nocciole delle Langhe e quindi di grande scioglievolezza, contrastata dalla freschezza e dall'acidità dell'amarena intera, il cremino latte e fondente con liquerizia e la tavoletta fondente con caffè e cardamomo.

Per gli adulti, Gardini prepara una pozione portentosa: la crema spalmabile, non a base di nocciole ma di vino passito nella percentuale del 30%. Al palato è liscia e vellutata e i tannini sono avvolgenti; è come mangiare il vino! Si può consumarla da sola ma è ideale per accompagnare gelato e panna cotta. 

Impossibile non farsi incantare anche dalla linea "Cacao e Sale Dolce di Cervia", Premio Tavoletta d'Oronel 2009.

Come nasce l’abbinamento cioccolato e sale?
Io tu e le torte lo chiede a Fabio e Manuele Gardini.

L’abbinamento cioccolato e sale nasce da una filosofia produttiva che cerca di abbinare i prodotti del territorio al nostro cioccolato, spaziando dal formaggio di fossa all’aceto balsamico, passando dall’olio extra vergine di oliva Brisighello ai vini Sangiovese e Albana passiti. I primi esperimenti risalgono al 2002 e la commercializzazione è avvenuta nel 2003. E’ un abbinamento che  all’apparenza puo’ sembrare strano, nel quale pero’ abbiamo sempre creduto, partendo dalla considerazione che fin da piccoli eravamo abituati a mangiare pane salato o piadina e cioccolato. Quindi questo gusto che avevamo in memoria l’abbiamo riportato nelle tavolette di cioccolato, forse questo è il motivo per il quale ha avuto tanto successo.

Perché il sale “dolce”di Cervia?
Il sale dolce di Cervia è un sale marino integrale, con il 97% di cloruro di sodio e una bassa percentuale di cloruro di magnesio e di potassio. Il termine “dolce” è in contrapposizione ad “amaro”, il sale “dolce” di Cervia è un sale “non amaro” per questo non altera il sapore dei cibi ai quali lo si abbina. 

Dal momento che il vostro cioccolato “salato” riporta alla mente il gusto del pane e cioccolata. Che vino suggerite per accompagnarlo:  uno da pasto o da dessert?
A nostro avviso l’abbinamento ideale per il cioccolato fondente al sale dolce di Cervia è con passito rosso non troppo dolce , consigliamo il “Teluccio” del Podere del Nespoli. L’abbinamento ideale per il cioccolato latte al sale dolce di Cervia invece è un Vermouth rosso italiano.

QIl cioccolato della linea col sale è al latte, fondente e gianduia. Quale abbinamento originale si potrebbe fare invece col cioccolato bianco? Cioccolato e pepe verde?
Col cioccolato bianco quest’anno  abbiamo realizzato un “Petalo” salato con la frutta secca. L’abbinamento cioccolato bianco – pepe verde proposto però è molto curioso e soprattutto da tener presente!

Siete due maestri cioccolatieri ma siete anche due amanti del cioccolato. Qual è il cioccolato preferito di Fabio? Quello di Manuele?
Fabio: Amo il cioccolato in tutte le sue sfaccettature, in particolare i cioccolati fondenti aromatici del centro e sud America, ma il cioccolato che prediligo in assoluto è il nostro cioccolato con sale dolce di Cervia e liquerizia. 
Manuele: Adoro i fondenti intensi e persistenti, ho una predilezione per il nostro cioccolato fondente all’ 80% della linea “Il Cioccolato del Giorno”.

E’ possibile entrare nel vostro magico mondo?
Certamente! Nello showroom attiguo al laboratorio è possibile visionare le immagini delle lavorazioni, consultare testi ma soprattutto degustare il nostro cioccolato! 

domenica 2 settembre 2012

40 E NON LI DIMOSTRA

Rosa, fucsia, viola, bianco e nero: questa è Barbara, una splendida quarantenne.
Romana con metà di sangue calabrese, Barbara è nata sotto il segno della Vergine.
La sua passione di sempre è la moda. Non è una fashion-victim ma segue attentamente le ultime tendenze.
Tra i suoi miti, al primo posto Chanel e di lei Barbara ha fatto sua l’espressione: “spesso togliere è meglio che aggiungere”.
Must-have, pump, nude, bon-ton, rock-candy,  sono alcuni dei termini presenti nel suo vocabolario e le parole giuste per conquistarla.

Ricercata nello stile, semplice nel gusto proprio come la torta di compleanno. Una base di grano saraceno, bagnata con Alchermes e farcita con crema alla vaniglia e lamponi. Sapori caserecci che affiorano all’apertura delle eleganti scatole di pasta zucchero, contornate da istantanee del presente e del passato che ripercorrono spazi di vita mai raccontati dal suo viso.

Auguri!



mercoledì 22 agosto 2012

UN TUFFO NEI SAPORI DEL PASSATO

Vallerotonda, un comune del frosinate alle porte di Cassino. Due bar, due alimentari, una chiesa e una tabaccheria. L’orologio della piazza scandisce il tempo, che sembra però essersi fermato ad una fotografia degli anni ‘50.

Ogni scorcio è custode di una storia e ogni famiglia ne ha più di una da raccontare.
Zio Igino, con “Il secolo” sempre sotto braccio che vuole aderire alla Repubblica di Salò ma sale sul treno sbagliato e il suo futuro diventa la prigione.
Angelica, l’inserviente del ricco signore che aspetta un figlio non riconosciuto da lui e al compromesso sceglie l’indipendenza.
Franco, ventenne carabiniere venuto dalla Calabria che s’innamora di Lea e il loro amore risuona dalla finestra della caserma al balcone di casa Verrecchia.
Storie di vita congelate dalle montagne e mai disciolte dal tempo.
Passeggiare per i vicoli di Vallerotonda è un po’ come rivivere ogni istante di quei racconti.
E’ tradizionale il giro del “cullitto”, un tratto di strada a gomito che unisce i due accessi al paese; poco più di un chilometro con vista diurna sulla vallata, tra i profumi del finocchio selvatico e il tappeto di more, che la sera diventa un corso sotto le stelle dove i passi sono accompagnati dalla danza di lucciole.
In estate torna il consueto appuntamento con i “Dolci in piazza”, una sfida a colpi di dolcezza, segno che in quanto a gusto la montagna non delude mai!

CHEESECAKE AL PROFUMO DI MONTAGNA vai alla ricetta

domenica 5 agosto 2012

IL PRINCIPE E' TORNATO

L'assenza lunga un sogno

Barbara e Fabio sposi. Un sì davanti a Dio e 150 invitati.
La festa dell'amore dopo il tramonto su un terrazzo che affaccia sullo splendido mare del Salento, sotto la luna del 21 luglio e davanti Torre Miggiano, una delle più suggestive torri di avvistamento che incorniciano la costa.

La pasticceria come leitmotiv di un matrimonio shabby chic, letteralmente "trasandato di lusso". Lo stile shabby chic è l'ideale per gli amanti del già vissuto e la tendenza per i matrimoni del 2012, al mare come in campagna. Gabbiette, cristalli, perle, nastri e piume, sono diventati indiscutibilmente sinonimo di shabby chic e anche la pasticceria ne è ispirata. 
L'unica a rubare la scena alla sposa, la torta completamente bianca realizzata in collaborazione con la pasticceria Maglio, una firma di qualità per il gusto dal 1875 anche per Enzo Miccio che la preferisce nell'organizzazione dei matrimoni nella terra degli ulivi. Una cascata di 50 rose bianche su 8 piani di pan di spagna, crema chantilly e croccante alle mandorle, racchiusi da gusci di pasta di zucchero decorati con collane di perle e cameo, in perfetto stile shabby chic.


L'elegante melodia del violino in acustica ne ha accompagnato il taglio, sottolineato dal raffinato dono del sommelier: apertura dello champagne con la cerimoniale tecnica del Sabrage, divenuta popolare nella Francia napoleonica durante i festeggiamenti delle numerose vittorie ottenute dall'esercito. La sciabola viene fatta scivolare lungo il corpo della bottiglia verso il collo. La forza della lama che colpisce il labbro del collo è sufficiente per rompere il vetro e separare di netto il collo dal collare che, insieme con il tappo, viene sparato via.
In pasta di zucchero anche i segnaposti, mignon della torta nuziale, realizzati con 1800 roselline girate. 

Questo il breve racconto di un sogno divenuto realtà.
Per chi c'era, per chi non c'è stato e per chi avrebbe voluto esserci ma soprattutto per Franco e Luigi.
Grazie a tutti. Che la dolcezza sia con voi!


Foto di Antonio Vettese

mercoledì 13 giugno 2012

QUEL DOLCE GUSTO DELL'ANTICO


Il mobile della nonna, l'abito della zia, il baule dismesso in soffitta. Ogni cosa è un album affettivo che raccoglie le immagini regalate dal tempo. E allora perché non concederle una seconda vita? Sono sufficienti qualche colore, un pò di tempo libero e tanta fantasia.
Riviste di settore, programmi televisivi e internet ogni giorno illustrano step by step quell'appassionante lavoro manuale, finora patrimonio dei maestri artigiani. 
Basta una vernice bianca, sapientemente carteggiata per rendere shabby-chic qualunque elemento d'arredo e qualche bottone per ribattezzare vintage una vecchia scarpa.
E' così che quel mobile, quell'abito e quel baule entrano nella nostra vita, pronti ad accogliere nuove istantanee e raccontare un altro capitolo della storia.

Io tu e le torte entra nello studio televisivo di Paint your life dove la padrona di casa è Barbara Gulienetti, decoratrice e conduttrice del programma di successo in onda su Real Time (canale 31 del digitale terrestre).



Il recupero di vecchi oggetti è la mission del programma. Ti sei mai trovata nella situazione di dover recuperare un dolce riuscito male?
Sì ma non ci sono riuscita! Era un meraviglioso aspic di frutta fatto con il succo di pompelmo. Dolce al cucchiaio estremamente estetico che purtroppo una volta sformato si è liquefatto in meno di 5 minuti! Il commento di mio figlio, alzando un sopracciglio, è stato: “ hai portato anche le cannucce?”
La conferma di un vero disastro!

I progetti tv che realizzi sono di tendenza. Quale dolce della tradizione italiana, secondo te, necessita di una nuova immagine?
Anche se trascorro gran parte della mia vita a trasformare oggetti, non cambierei il look ad un dolce tradizionale perché penso che anche l’aspetto faccia parte della tradizione. Te la immagini una cassata siciliana a forma di dado con tanto di glassa bianca e nera? Forse sì ma non sarebbe la stessa cosa!

Hai frequentato un corso di decorazione in Belgio. C’è un dolce della tradizione belga che vorresti ritrovare in soffitta?
Quando vivevo in Belgio ero ingrassata di 10 kg perché avevo scoperto il Craquelin, una specie di brioche buonissima con dentro delle gocce di zucchero. Altro dolce che adoravo erano le “iles flottantes”, nuvole dolci che navigavano in una crema…paradisiache!

Come progetteresti la torta “Paint your life”?
La immagino a più piani con tubi di colore, barattoli di vernice e tanti pennelli. Non possono mancare le macchie come quelle incancellabili della mia divisa!

Sei la conduttrice anche di Com’è fatto, un programma che racconta la produzione di molti oggetti. Di quale dolce ti piacerebbe conoscere la preparazione?
Dell’incredibile Dobos torte …. Vi siete mai chiesti come sono fatti tutti quegli strati?!

         BISCOTTI VITTORIANI
INGREDIENTI
Pasta Frolla
Ghiaccia reale
Pasta di zucchero
Stampa su pasta di zucchero

Ritaglia i riquadri di pasta frolla e cuocili in forno per circa 15 min. Con una ruota dentata, ritaglia anche i riquadri di pasta di zucchero; inumidiscili  sul retro con un pò d'acqua o burro fuso e attaccali ai riquadri di pasta frolla raffreddati. 
Ritaglia le immagini stampate sulla pasta di zucchero in riquadri più piccoli e attaccali sull'altro strato.
Segna con la ghiaccia il contorno delle immagini.

Download file DAMINE.jpeg

venerdì 8 giugno 2012

LA DOLCE RISERVA DI CALABRIA

Se lasci la Basilicata alle spalle e davanti vedi il mare che ti separa dai cannoli di Sicilia, hai messo i piedi sulla punta dello stivale, la Calabria.

La terra della ‘nduia rivela una dolce sorpresa.

In tutte le province della Calabria è possibile assaggiare il miele di fichi, una specialità della cucina calabrese ideale per la preparazione di dolci e da sperimentare in curiosi abbinamenti col salato.
Nonostante il nome, non è il prodotto delle api operaie ma si ottiene facendo bollire i fichi in un po' d'acqua, tirandoli fino a raggiungere una densità molto simile a quella del miele. 
Tra gli antichi contadini calabresi, all’arrivo delle prime nevicate, vi era l’abitudine di preparare la scirubetta: una granita con neve fresca e mele i’ficu.
Nella tradizione, viene usato per preparare i mostaccioli, le cartellate e per guarnire gelati e macedonie.
Per ottenere un vasetto di 200 grammi, occorre circa un chilo e mezzo di fichi. 

Così si è espresso l’abate Gioacchino da Fiore sui fichi di Calabria:  “sempre l'une succedono all'altre .... nere, bianche, altre brune, altre rossaccie, tutte però così dolci, che filano dalla creduta bocca stille di miele, e come se per filarlo non bastasse una sola apertura sul capo, sovvente ancora si stracciano per i fianchi".

Storia, mare e tradizione; la Calabria è anche la terra di estrazione del “petrolio dolce”, una ricchezza da preservare, tutta da gustare.

PANNA COTTA CON MIELE DI FICHI  vai alla ricetta


Si ringrazia Monica Miceli per la collaborazione

giovedì 31 maggio 2012

MI GIOCO LA NONNA E PUNTO ALLA TORTA!

Carbonara e Montepulciano d’Abruzzo sul menù di una serata tra i redattori di Mi gioco la nonna, il nuovo game show di Rai 1, condotto da Giancarlo Magalli.
Un programma scacciapensieri che ricorda quelli di una volta, senza ospiti, senza giuria e soprattutto senza cattivo gusto.
Per la realizzazione di un sogno, due famiglie si cimentano in una sorta di Giochi senza Frontiere formato domestico, giocando la nonna come jolly nelle prove più difficili.
Presenza imponente nello studio, oltre quella del conduttore, un grande salvadanaio a forma di maialino simpaticamente ribattezzato “Pork Mobile”.

Il maialino troneggia anche sulla torta preparata per l’occasione e in coda alla scaletta culinaria della serata. C’è molta attesa per lei e al suo ingresso via libera ai flash.
C’è la sveglia per le famiglie puntata alle sei del mattino, terrore di Debora Salvalaggio e Elisa Silvestrin, inviate all’alba nelle case degli italiani.
Ci sono piani di bicchieri, alternati a fazzoletti da sfilare senza far crollare la piramide di cristallo e lampadine, le stesse che i concorrenti devono accendere in equilibrio sulla pila di mattoni, in un’altra delle prove.
E poi tanti gettoni d’oro, a ricordare il montepremi in palio di 50.000 euro che realizzerebbe i sogni di tante famiglie.

In redazione: Miriam, Sabrina, Barbara, Elena, Alessandro e Roberta



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